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L’affidamento bancario in sofferenza

Nei contratti di conto corrente la banca può concedere un affidamento ovvero una somma a disposizione che si aggiunge al saldo presente sul conto. Si tratta di credito che viene fatto e che può essere per un periodo limitato oppure a tempo indeterminato. L’affidamento è spesso presente nei conti correnti aziendali, per permettere all’azienda di far meglio fonte ad esigenze di cassa. Un affidamento viene definito in sofferenza quando il titolare del conto non è in grado di restituire le somme avute a credito. Difronte alla richiesta di rientro del credito da parte della banca e all’impossibilità del cliente di provvedere nei tempi e modi stabiliti, la banca stessa può effettuare una segnalazione presso la Centrale Rischi della Banca d’Italia (CRIF). Questa segnalazione comporta, per chi la subisce, la limitazione di accesso al credito presso altri istituti bancari o un aggravio delle condizioni di utilizzo del credito. Infine, in presenza di un mancato pagamento la banca può far emettere un decreto ingiuntivo. In presenza di tali situazioni Cetif può effettuare una perizia approfondita del contratto di conto corrente e affidamento e individuare le strategie più opportune per tutelare i tuoi diritti in caso di anomalie (come ad esempio interessi illegittimi) o individuare un piano di rientro in accordo con la banca.